Gli attuali SISTEMI COSTRUTTIVI per le CASE PREFABBRICATE IN LEGNO presenti in Italia e nel resto del mondo, sono l’evoluzione naturale e tecnologica dei sistemi costruttivi utilizzati dall’uomo in antichità.
Il legno è stato il materiale più facilmente reperibile e versatile che l’uomo abbia utilizzato fin dalla sua origine per realizzare oggetti d’uso comune e abitazioni. In edilizia fino alla fine dell’Ottocento è stato il materiale più utilizzato insieme alla pietra. Successivamente, in alcuni contesti geografici, il legno è stato sostituito da strutture in acciaio, in cemento armato piuttosto che in muratura portante. In epoca recente, grazie all’evoluzione di una nuova coscienza ecologica, le costruzioni in legno sono tornate ad essere considerate un’alternativa più sostenibile dal punto di vista ambientale rispetto ai sistemi costruttivi di “derivazione industriale”.
Un primo chiarimento va fatto sul nome, i pannelli si chiamano CLT Panel, dove CLT sta per Cross Laminated Timber, più comunemente conosciuto sul mercato come Xlam.
Il pannello Xlam è composto da strati di tavole, isorientate, sovrapposte una sull’altra ed incrociate in modo che l’andamento delle fibre delle tavole di ognuno di essi sia ruotata di 90° rispetto allo strato sottostante. Le singole tavole sono in legno di conifera ed hanno uno spessore variabile fra i 15 ed i 30 mm ed una larghezza variabile fra gli 80 ed i 240 mm. Le singole tavole devono rispettare i medesimi criteri di quelle per la produzione del legno lamellare incollato, classificate secondo la resistenza e appartenenti alla classe C24. Le tavole possono essere incollate, inchiodate o collegate con perni lisci o filettati.
Una citazione particolare va fatta per le colle; negli ultimi anni, grazie all’evoluzione tecnologica del settore chimico, hanno eliminato del tutto le esalazioni di formaldeide garantendo un prodotto più eco-sostenibile. Il numero degli strati del pannello Xlam dipende dalle esigenze di carattere strutturale e dal suo utilizzo: parete o solaio. In ogni caso il minimo degli strati per ottenere il corretto ed efficace comportamento fisico e meccanico che caratterizza un elemento multistrato è tre.
L’elemento di collegamento tra il terreno e l’edificio in Xlam è un solaio controterra, areato, un interrato in cemento armato, piuttosto che una fondazione che consente l’appoggio dei pannelli su tutta la loro lunghezza.
Il giunto legno cemento viene gestito con idonee guaine per evitare l’umidità di risalita, e la connessione della parete Xlam con la platea di fondazione è fatta con staffe metalliche angolari ancorate al legno con viti o chiodi e fissate al cemento armato con tasselli meccanici.
Il sistema Blockhaus consiste nel realizzare setti portanti sovrapponendo elementi lineari in posizione orizzontale. In origine il materiale utilizzato era il tronco tondo scortecciato o squadrato ad ascia; oggi si realizza la parete Blockhaus con le solite tecniche utilizzando il legno massiccio oppure il legno lamellare. La larghezza dei singoli elementi che compongono la parete varia fra gli 80 ed i 240 mm e la lunghezza raggiunge al massimo i 13 metri.
Gli elementi costruttivi usati per la produzione devono rispettare i medesimi criteri delle tavole per la produzione di legno lamellare incollato, classificato secondo la resistenza e appartenenti a una ben precisa classe, generalmente si adottano le classi C24 per quelli di legno massiccio e GL24h per quelli in lamellare. Gli elementi costruttivi Blockhaus presentano una maschiatura (doppia, tripla o quadrupla) ed un incastro alle estremità per facilitare la sovrapposizione e soprattutto per conferire maggiore solidità e rigidità alla parete stessa. La particolare conformazione al bordo determina anche una buona protezione all’eventuale penetrazione dell’acqua meteorica e, con interposizione di materiali elastici, impedisce il passaggio dell’aria dall’interno all’esterno.
Gli elementi Blockhaus sono realizzati prevalentemente in materiale di conifera (abete rosso, pino, larice, abete Douglas) e il contenuto medio di umidità degli elementi della parete non deve mai superare il 20%, ma preferibilmente attestarsi al 12% con un’escursione massima fino al 18%. In queste condizioni si eviteranno deformazioni da ritiro, crepe e formazioni di funghi. Nelle costruzioni in Blockhaus i solai e il tetto sono realizzati con travi in legno lamellare piuttosto che in legno massiccio e la correlazione con il terreno in un edificio a Blockhaus avviene per il tramite di un solaio contro terra tipo platea in cemento armato.
Nel sistema Platform-Frame, il setto portante è costituito da un telaio leggero (esperienza americana) o pesante (esperienza europea) fatto di legno massiccio o legno lamellare, rivestito su ambo i lati con lastre a base legno (compensato strutturale, OSB, MDF) o gesso (cartongesso, gesso fibra, ecc).
Le canalizzazioni per gli impianti sono alloggiate nell’intelaiatura, preferibilmente, in apposita intercapedine tra il setto portante e il rivestimento di finitura interna. Le pareti costruite con il sistema Platform-Frame sono quasi completamente prefabbricati in azienda e poi messi in opera in cantiere; all’interno della parete viene alloggiato l’isolamento termico e acustico (generalmente fibra di legno, lana di roccia ma anche materiali insufflati come la cellulosa) e buona parte dell’impiantistica. Una parte importante nella costruzione di case prefabbricate con il sistema Platform-Frame è la tenuta all’aria, garantita dall’inserimento di una membrana di tenuta, con anche funzione di freno a vapore, sul lato caldo della parete, prima del pannello di chiusura interno.
La correlazione con il terreno delle case prefabbricate in legno costruite con il sistema Platform-Frame è garantita da un solaio contro terra areato o da un cordolo in cemento armato; l’unione tra i vari pannelli e con il cemento armato è garantita da elementi metallici come piastre e angolari di diverse dimensioni in funzione delle esigenze strutturali. Nelle costruzioni Platform-Frame i solai e il tetto possono essere realizzati anche in legno massiccio o in legno lamellare.