adamo ed éve: una storia dei nostri tempi…
Charvensod , un piccolo paese di montagna che si estende ai piedi del monte Emilius e della Becca di Nona, in Valle d’Aosta. In questi borghi ogni angolo parla delle tradizioni tipiche della regione, parla di natura, di montagna, della purezza dell’aria che si respira e della freschezza dell’acqua di sorgente. Proprio qui, Michele e Yvette hanno scelto di vivere non seguendo il naturale percorso del loro lavoro, che normalmente conduce ad avvicinarsi alla città, al lavoro ed ai servizi. All’interno del borgo storico di Charvensod hanno avuto la possibilità di concepire e realizzare una struttura extra-alberghiera che non rappresentasse solo una camera da letto per trascorrere la notte, ma la prima tappa di un percorso collettivo che portasse, da un lato i turisti ad avere una maggiore immersività all’interno della società, dall’altro spingendo il paese ad una rinascita culturale e turistica.
Strutture in legno: guarda la photogallery del progetto di ristrutturazione a Charvensod
La tradizione delle strutture in legno e la contemporaneità dell’acciaio: parte da qui la nuova storia di éve b&b
Siamo a Gennaio, e come ogni inizio anno che si rispetti si cominciano un po’ a tirare le somme dell’anno appena trascorso. Tutto è nato da un normale messaggio arrivato qualche giorno fa al responsabile dei nostri uffici. Era Michele, che orgoglioso comunicava la pubblicazione online del sito di evebnb.it. Interesse, curiosità, spirito di condivisione e orgoglio per aver contribuito alla realizzazione di un sogno: oggi siamo qui a raccontarvi la storia di Michele, Yvette e Ève.
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Titolo
Cos’è éve? La desinenza di éve è Bed And Breakfast alternativo (il suo significato è “acqua” nel dialetto locale), ma rappresenta tante altre cose: è sinonimo di sogni, di difficoltà e determinazione, è sinonimo di rinascita sia individuale che strutturale, ma anche collettiva e sociale. éve è tante cose… e per scoprirne tutti i significati abbiamo fatto una chiacchierata con Michele, proprietario e progettista della struttura.
Architettura Bioclimatica.
Il progetto è nato dal principio dell’Architettura Bioclimatica. Per i non addetti ai lavori, l’Architettura Bioclimatica è quel tipo di architettura che coniuga i principi di efficienza energetica con la sostenibilità ambientale attraverso la ricerca di forme, soluzioni ed esposizioni che favoriscono l’apporto energetico naturale. In spiegazione possiamo ad esempio citare la definizione della forma dell’edificio per definirne il grado di compattezza, l’isolamento termico acustico dei rivestimenti e delle strutture in legno, la disposizione delle vetrate per favorire gli apporti solari, oppure la definizione di barriere naturali come la vegetazione per filtrare o schermare il raggio solare.
Scopri nel dettaglio il significato di Architettura bioclimatica.
Un punto di partenza che va oltre il progetto di ristrutturazione del Bed and Breakfast, perchè éve rappresenta solo la prima tappa di un percorso di riqualificazione urbana che va a beneficio di tutto il paese di Charvensod. éve è il cavallo da traino, è la sorgente d’acqua, è la femmina Alpha di un branco di lupi. éve è la prima moneta in un salvadanaio, è benessere 2.0, è la prima pagina del sequel di un libro.
L’albergo diffuso
Ma ève non è solo un Bed and Breakfast dalle calde strutture in legno e pietra, e dalle contemporanee linee moderne dell’acciaio… e non è stato sviluppato solo in ottica imprenditoriale per offrire un’accogliente camera di albergo ai visitatori, ma è stato concepito sviluppando il concetto dell’albergo diffuso. Nato in Friuli dopo il devastante terremoto del 1976, il principio dell’albergo diffuso è un progetto che parte dalla ristrutturazione e riqualificazione edilizia di strutture alberghiere per estendersi trasversalmente a tutte le attività economiche della realtà locale. ève b&b è solo il punto di partenza: è la prima tappa di un percorso di riqualificazione per tutto il centro di Charvensod che non vede solo coinvolto la struttura ricettiva ma un insieme di attività locali (dal panettiere al ristorante, dalla bottega alimentare al gruppo di volontari) per dare al turista un’esperienza sociale e culturale, immersa nelle tradizioni e nelle abitudini, fungendo come presidio sociale.
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Infatti, un albergo diffuso, grazie all’autenticità della proposta, alla vicinanza delle strutture che lo compongono, e alla presenza di una comunità di residenti riesce a proporre molto di più che un soggiorno, ma un vero e proprio stile di vita locale che regala al turista nuove esperienze sociali e culturali… soprattutto gli da la possibilità di vivere realtà, lontane dal percorso turistico, con gli occhi di chi le vive giorno per giorno. Infine, la progressiva e costante espansione dell’albergo diffuso è dovuta principalmente all’attenzione di una parte della domanda turistica ai contenuti di sostenibilità e rispetto dell’ambiente, un filo conduttore che ritroviamo nella filosofia e stile di vita di Michele e Yvette.
éve: una pagina bianca per Charvensod.
éve rappresenta la prima pagina di un sequel. Il continuo di una storia già scritta in cui però tutto è cambiato: gli attori, la trama, il contesto. Il primo libro racconta di una regione autonoma a statuto speciale nata nel dopoguerra in seguito al fascismo, racconta di storie e di abitudini e di tradizioni che si sono consolidate nel corso e degli anni, a partire dagli anni 70 fino ad arrivare ad oggi. Uguali. Niente è mutato per Charvensod… l’architettura urbana parla di uno dei tanti caratteristici borghi della Valle d’Aosta che inizialmente sorse in funzione di esigenze agricole e rurali ha visto il progressivo spopolarsi degli abitanti in occasione del cambiamento economico che ha spinto gli stessi a partecipare in massa, a partire dagli inizio del ‘900, alla realizzazione dell’acciaio estratto da Cogne e prodotto nel noto stabilimento della città di Aosta. Parla di cemento e di collegamenti elettrici casualmente installati esternamente alle case tenuti insieme da anelli sporgenti dall’intonaco e di molte altre superfetazioni sregolate.
Oggi la storia è diversa… il mondo è diverso, le menti sono diverse e bisogna imparare a scrivere la storia su un libro nuovo, che non va a cancellare quello precedente. Ma lo prende, lo legge e lo rilegge. Ne impara le tradizioni e la storia, e ne riconosce il limiti e gli errori… ma è lì per ricordare al lettore che quello è il passato, mentre il presente lo si sta trascorrendo pensando al futuro con una maggiore consapevolezza della sostenibilità delle nostre azioni. Un libro scritto a 100 mani, una per ogni cittadino di Charvensod, che giorno dopo giorno, con determinazione e tenacia, riscrivono la storia di un paese che per troppi anni ha vissuto nell’ombra di Aosta o delle piste da sci, senza mai riuscire a emergere per una propria identità turistica e socio-culturale.
In una regione fortemente ancorata alla mentalità tradizionale delle case in legno e degli chalet di montagna… Michele e Yvette hanno finalmente perseguito il loro sogno di dare una svolta alla loro realtà urbana. In una mentalità che fatica ad accettare il cambiamento, il successo di éve è l’approvazione e la congratulazione da parte della società. Un viottolo di acqua fresca che piano piano si è insinuato nell’acqua stagnante. Un primo passo verso il cambiamento… si, un cambiamento difficile… tutti i cambiamenti sono difficili se non si è pronti a viverli… ma un cambiamento necessario che faccia capire alle persone quanto sia pericoloso stare fermi ad attendere che arrivi la pioggia. éve per Michele e Yvette è stato un progetto molto ambizioso e molto difficile da perseguire perché quotidianamente si è scontrato con una mentalità e una burocrazia che rallentava il passo. Quando hai un sogno in cui credi sei un cavallo da corsa, ogni energia è finalizzata al tuo progetto, ogni euro ha una destinazione precisa… e quando hai un sogno non vedi l’ora di poterlo realizzare esattamente come lo avevi immaginato. Quando hai un sogno la soddisfazione più grande è vedere congratulazione nei visi delle persone che fino a qualche giorno prima ti consideravano un folle… la soddisfazione più grande la ottieni quando maturi la consapevolezza di avere smosso il primo passo verso una nuova rinascita che non è solo tua, ma è collettiva, è del paese e delle future generazioni… la soddisfazione più grande la ottieni quando sai di avere dimostrato che è possibile scrollarsi di dosso il peso delle proprie cattive abitudini passate per “tradizione” e lasciarsi andare e trasportare dal cambiamento, dai sogni, dai valori e dai primi ideali. Questa è la storia di éve, di Michele e Yvette… questa è la storia di due giovani del “tzati”.
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